BIOGRAFIA
Giorgio Alboni nasce a Modena il 31 luglio 1973, il suo studio era situato in Stradello San Giuliano 121 a Modena. Inizia a dipingere e disegnare da bambino e dal 1967 inizia la sua carriera di artista. Ha tenuto numerose mostre personali a Verona, Parigi, Milano, Biarritz, Torino, Modena e Firenze. Ha fatto parte del gruppo artistico "i 30". Ha preso parte a numerose collettive a Maniago, Atene, Istanbul, Rodi, Lisbona, Siena, Casablanca, Ferrara, Bergamo, Messina, Roma, Milano, alla Libera Biennale di Venezia nel 1074, all'Artistic Tour di Londra. Le sue opere si trovano in molte collezioni pubbliche e private in varie parti del mondo. Ha partecipato alle più importanti manifestazioni artistiche, tra cui la Biennale Internazionale d'Arte contemporanea degli Stati Uniti nel \974, la quadriennale Europea d'Arte a Roma nel 1975, e numerosi sono i premi e trofei assegnatigli. Una vasta documentazione sulla sua attività è già conservata presso l'archivio del Kunst Historisches Institut in Florens.
Compare nel numero unico del decennale 1970 - 1980 del CIAC (Centro italiano arte e cultura), Roma.
Nel 1983 in occasione della sua personale alla galleria CIDA di Roma viene presentato in monografia Giuseppe Selvaggi.
CRITICA
La poetica di Giorgio Alboni è fondata su una visione liricizzata del vero, in virtù della quale sia i volumi, sia le scale tonali tendono ad una sintesi della visione, nella quale gli elementi figurali e quelli cromatici sono semeghinianamente ridotti all'essenziale. Il processo in opere come "vecchio borgo" appare assolutamente risolto, mentre nell'olio su carta "fossili" è strutturalmente rivelato in tutta la portata tecnica. il problema di Alboni, che opera a ciclo concluso, non è quello di riproporre una chiave di visualità ormai consueta: va piuttosto in cerca di una sua pudica e tenue liricità, che raggiunge per difetto, con la scansione della luce, con gli spazi bianchi, con i silenzi che imbevono con la sottile grafia appena accennata e sottolineata cromaticamente, dalla quale emerge il centro visivo dell'opera. In tale direzione va condotta la lettura critica dei lavori di questo autore, innamorato dei suoi paesi e perduto in quella contemplazione, dalla quale sola può scaturire il messaggio della vera pittura, arte muta per eccellenza.
C. Segala
Pittore chiarista, Alboni tende al metafisico (e le sue figure sono come estenuanti manichini dechirichiani, le sue barche assurdi inagibili gusci - gioccattoli di leggerissima balsa) e persegue il suo scopo coprendo i suoi quadri di strisce di colori, che dividono lo spazio con geometrica ossessiva esattezza, immagini suggestive di un mondo in cui tutto è accaduto, in ferma attesa di un inevitabile sogno.
RDM - La Nazione
Colori stratificati da linee nitide, eppure dolcemente digradanti; ali tese alla vita eppure immobili nello spazio; il mare di giorgio Alboni ha la vita perfetta e assoluta della pura forma ideale.
Giuria del Premio Nazionale d'Arte per la Grafica d'Autore.
RICONOSCIMENTI E PREMI
1976. Premio Marc'Aurelio, Roma
1976. Sigillo d'Oro, Pompei
1977. Raggio d'Oro, Parigi
1978. Targa d'Oro, La Spezia
1979. Oscar Europeo, Reggio Emilia
BIBLIOGRAFIA
Catalogo Bolaffi Arte, 1973, 1974, 1975, 1979,
Eco della critica, 1973,
Catalogo Alba d'Arte contemporanea, 1973
Panorama d'Arte Contemporanea, vol 1
Artemercato Internazionale, 1974
Dizionario dei pittori, Il pavone d'oro, 1973
I maestri della pittura contemporanea, gran premio della stampa
Enciclopedia Leonardo n.3
Asa - Archivio storico degli artisti / italia, 1973
e altri..