Utopia di Vinicio Berti
La FirenzeArt Gallery è lieta di annunciare, la nuova personale dedicata al pittore Vinicio Berti, con la mostra Utopia, la mostra ripercorre i principali periodi del pittore dagli anni sessanta fino alla fine degli anni ottanta, con una selezione delle grandi opere appartenenti alla collezione della FirenzeArt Gallery.
Biografia
Vinicio Berti (Firenze 1921 – 1991) è stato uno dei principali esponenti dell’astrattismo nel panorama italiano. Esordì nei primi anni quaranta con opere di carattere realista-espressionista, che nel loro accostarsi al mondo popolare e alla drammatica realtà della guerra esprimevano una categorica rottura nei confronti della tradizione pittorica fiorentina, specie post-rosaiana.
Alla pittura astratta Berti approdò nel 1947, dopo un primo periodo di rilettura del cubismo e del futurismo (1945/1947), proseguì quindi sulla strada delle avanguardie storiche (in particolare seguendo la linea di Mondrian, Malevic, Magnelli) inserendosi, con forza, nel generale rinnovamento della cultura artistica europea. Berti ha raggiunto, così, con opere quali Composizione verticale o Simbolo, di quella che egli chiamò “una nuova classicità”, in opposizione a tutte le tradizioni classicheggianti ancora presenti nell’arte contemporanea, con altri pittori toscani a lui vicini, per formazione, idee e convinzioni estetiche.
Insieme a Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Gualtiero Nativi e Mario Nuti Berti fonda, nel 1947, il gruppo di “Astrattismo classico”, che si proponeva di avviare un ciclo nuovo dell’arte contemporanea con la fine della distruzione